di Tommaso Sollini e Cristian Micucci
Il Covid-19 è stata la causa per cui le scuole sono rimaste chiuse dagli inizi di marzo fino alla fine dello scorso anno scolastico, costringendo alunni e docenti alla novità della didattica a distanza.
L’attività in presenza è ricominciata a settembre, ma in modo molto diverso da come ce la ricordavamo, a causa di una serie di regole da rispettare, che tormentano le nostre mattinate e popolano i nostri incubi.
Ricordiamo le più importanti:
– uso obbligatorio della mascherina;
– distanziamento sociale di almeno un metro;
– igienizzazione delle mani dopo aver toccato praticamente qualsiasi cosa.
A proposito di igienizzazione delle mani l’alunno di Casette ha in poco tempo bruciato le tappe dell’evoluzione: lontani sono i tempi in cui a malapena si lavava le mani dopo essere andato in bagno; ora lo studente casettaro prima lava le mani con il sapone e poi aggiunge il gel igienizzante! Il tutto tra i mugugni della nostra cara collaboratrice scolastica!
L’incertezza di un nuovo lockdown o chiusura delle scuole persiste. Infatti il virus continua ad imperversare e non poche classi del nostro Istituto sono già state poste in quarantena. Anche per questo la comunità scolastica è divisa tra chi vuole che la scuola chiuda e riprenda la didattica a distanza e chi preferisce l’attuale situazione.
Non pochi si lamentano per il fatto di dover stare con la mascherina per cinque ore. Sicuramente è pesante e fastidioso, ma consigliamo ai nostri lettori di indossarla, perché ne va della nostra salute.